Alessandria vanta un’enorme fortezza costruita tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700; di prima costruzione, è stata una roccaforte militare fino all’inizio degli anni 2000, caratterizzata da un sistema di ampi fossati: venivano utilizzati per le coltivazioni agricole.
Il cuore della piazza principale (o cortile principale), è circondato da sei enormi Bastioni a forma pentagonale a cui è stato dato un nome: il Bastione dedicato a Sant’Antonio, il Bastione di Santa Cristina, Bastione San Michele, Bastione San Tommaso, Bastione San Carlo e Bastione Beato Amedeo.
Al giorno d’oggi, presso la Cittadella, sono custoditi musei, sedi di varie associazioni: è stato allestito anche un parco giochi per i bambini ed è possibile fare dei giri in bicicletta.
Per raggiungere la cittadella, partendo sempre dal bar Koela, uno dei punti di ritrovo della città più frequentato, bisogna percorrere corso Cento Cannoni, arrivare in Piazza Garibaldi; all’incrocio con corso Roma, la via principale della città, proseguire per corso Crimea, percorrere via Tiziano per superare il ponte; si arriva in via Giordano Bruno: ci si dirige in via Pavia, si arriva al semaforo del ponte Mayer, a sinistra vi è l’ingresso della cittadella: girando nella direzione della fortezza, procedendo dritto si arriva nella piazza principale, entrando, si hanno ben tre possibilità di percorso.
Il primo è quello di raggiungere la piazza principale, dove vi è un tratto di strada prevalentemente pianeggiante, semplice da affrontare; con parecchia fantasia, si possono inventare diversi percorsi: la superficie del piazzale è ampia circa 2 chilometri, quindi, senza andare troppo lontano e divertendosi moltissimo percorrendo il giro per 10/15 tornate, è facile arrivare a girare per circa 20/25 chilometri.
Il secondo, partendo sempre dalla piazza principale, dirigendosi verso destra o a sinistra, in entrambe le direzioni, si ha la possibilità, tramite una strada sterrata in assoluta pendenza, di fare il percorso dei Bastioni; prima di raggiungerli, si transita all’interno delle porte dove un tempo vi erano le sentinelle; abbastanza piacevole per coloro che amano fare lo sterrato.
Infine, rimanendo nell’atrio, appena superato il cancello, vi è la possibilità di percorrere il sentiero che conduce ai fossati, che un tempo, erano utilizzati come campi da coltivare, quindi raggiungere la parte bassa: si transita vicino alle abitazioni dei vecchi pescatori; il percorso è abbastanza semplice.
In caso si decide di percorrere il sentiero intorno al perimetro della fortezza, vi è la possibilità di fare un giro molto interessante che permette di partire all’interno e si conclude all’esterno, in zona Valle dell’Inferno.
Girando in tondo, si raggiunge un valico, che da la possibilità per uscire: si raggiunge un sentiero che attraversa i campi, si arriva a Valmadonna, quindi la Valle dell’Inferno, si può “allegare” qualche salita e raggiunge il campeggio della Valmilana, ridiscendere dal versante opposto della collina e arrivare in Valle San Bartolomeo; quindi rientrare in città transitando sulla Strada Statale fino a ritornare al punto di partenza.
Volendo, è possibile deviare in direzione Valmadonna (quindi Valenza), appena dopo il ponte dell’autostrada, è possibile voltare su un sentiero che raggiunge l’Ospedale Borsalino; quindi si arriva in città o dal Quartiere Orti, o dalla zona Osterietta.
Dal Quartiere Orti, volendo è possibile passare sugli argini; dopo il ponte a “gobba di cammello”, vi è un bivio girando in direzione del fiume, si arriva agli argini, si percorre la strada sterrata dove tutti gli alessandrini vanno a correre.
Da qui, si prosegue sempre nella solita direzione e si raggiunge il Retail Park della zona di Marengo; questo giro, essendo molto elastico, può essere manipolato a piacimento.