Il ciclismo sportivo, si suddivide in altre sottofamiglie:
- Ciclismo su strada;
- Ciclismo su pista;
- Ciclocross;
- Mountain biking
- BMX;
- Trial
Nel ciclismo sportivo classico, esistono storicamente tre specialità principali, il ciclismo su pista, il ciclocross e mountain biking; non bisogna dimenticare le gare di endurance o di 24 ore, come ad esempio la 24h di Finale Ligure, di durata a squadre su un circuito perlopiù sterrato. Vince la squadra che nel tempo stabilito percorre il maggior numero di giri.
Il ciclismo su strada, è indubbiamente la disciplina più conosciuta, viene utilizzata la bicicletta da corsa e le gare vendono disputate in un periodo da febbraio ad ottobre, le competizioni, si dividono in due tipologie:
- Corse di un giorno: sono quelle in cui i corridori, gareggiano per un giorno intero come ad esempio la Milano – Sanremo, la Parigi – Roubaix ecc.
- Corse a tappe: sono quelle che vengono disputate in più giornate come ad esempio il Giro d’Italia, il tour de France, la Vuelta a Espania (o giro di Spagna) ecc.
Il ciclismo su strada, viene praticato sulle strade di tutti i giorni senza aver bisogno di usufruire di particolari strutture dedicate come accade in altre competizioni tuttavia le strade sono chiuse al traffico veicolare.
Le prime competizioni agonistiche in bicicletta nacquero nella seconda metà del XIX secolo, venivano svolte solamente su pista, anche se dal 1890 iniziavano le gare su strada e dopo il 1900, vennero istituite le prime corse a tappe.
Il ciclismo su pista è una serie di gare che si svolgono in un velodromo: si tratta di una pista che può essere sia all’aperto che al chiuso e si presenta con due rettilinei e con due curve con un’inclinazione particolare utile per evitare la forza centrifuga.
Nel ciclismo su pista, si possono distinguere diversi rami: la velocità, l’inseguimento (che può essere individuale o a squadre), la gara a cronometro, la gara a squadre, la corsa a punti, l’americana, il keirin, la corsa a eliminazione e lo scratch; fino a qualche anno fa, gareggiavano anche con il tandem.
Il ciclocross (o cross-country ciclistico) è una disciplina praticata nei mesi invernali è diffusa in Belgio, in Olanda, in Francia, in Italia e in questi ultimi anche nella Repubblica Ceca; i percorsi presentano con pendenze variabili, sia le salite chele discese, sono brevi e ripide, alcune curve sono angolate e a volte il percorso e su un sentiero strettissimo, su strade sterrate, in mezzo ai boschi raramente presentano tratti in asfalto.
In origine, all’inizio del Novecento, i ciclisti professionisti, praticavano questo sport con lo scopo di allenarsi mettendo sotto sforzo la propria forza muscolare, il fiato e la capacità di guida del mezzo, alternando la pedalata ed i momenti superare salite troppo ripide.
Le biciclette utilizzate per questo sport, ricordano molto le bic da corsa: leggere, con ruote sottili, ma più robuste e meno rigide, con pneumatici tassellati; le misure del telaio da ciclocross, a confronto di una bici da strada, sono più compatte.
Il movimento centrale è più alto da terra per evitare gli ostacoli, carro posteriore e la forcella anteriore sono più larghi in modo da evitare che il fango blocchi le ruote durante una gara, i freni generalmente sono a disco e sul cambio, si presentano corone con dentatura inferiore a quella utilizzata nel ciclismo su strada per usufruire di rapporti più corti per facilitare sporgenze del terreno.
Intorno agli anni 80, si è diffusa una nuova disciplina: mountain biking; i corridori, utilizzano una bicicletta particolare conosciuta comunemente mountain bike, progettate per aumentarne la robustezza e l’efficienza su terreni irregolari. e si disputa su percorsi fuoristrada; la disciplina si suddivide in diversi rami:
- Cross country;
- Ciclo escursionismo;
- Enduro;
- Downhill;
- Freeride
- Slopestyle;
- Four – Cross
Si tratta di uno sport individuale che richiede resistenza fisica e mentale, equilibrio, capacità di guida e autosufficienza; è praticato ovunque, da un cortile a una stradina imbrecciata, ma la maggior parte dei biker (così vengono chiamati i partecipanti) pedalano su percorsi fuoristrada, che siano strade di campagna o forestali.
Il mountain biking è uno sport che contempla sia l’agonismo che l’attività ricreativa o salutistica, anche in questa disciplina, ci sono diverse competizioni: la più importante sono i campionati del mondo e i campionati continentali.
Ora vediamo in dettaglio i diversi rami che è composto questo sport moto particolare.
Si tratta della disciplina più simile al ciclismo classico, si percorrono strade di campagna o forestali, a volte carrabili, sentieri di difficoltà tecnica bassa o moderata in cui la capacità di guida è seconda alla resistenza fisica; non serve una mountain bike particolare, basta una front: non sono necessari freni potenti (però si consigliano i freni a disco) né particolare robustezza, le ruote più adatte, sono quelle da 29 pollici.
La competizione del cross country, dura circa due ore su tracciati che varia tra i 4 e i 10 km (a seconda della categoria interessata) ed è più divertente se a partecipare ci sono tanti corridori, dura 1-2 ore su circuiti di 4-10 chilometri (variabili a seconda delle categorie).
Si tratta di una disciplina che si svolge completamente in discesa su piste con una lunghezza che varia dai 2 ai 5 chilometri predisposte su pendii molto ripidi, con ostacoli naturali e artificiali, come salti, gradoni alti anche più metri e sezioni sconnesse di rocce e radici è una delle discipline che rientrano nell’ambito “gravity”, facendo affidamento sulla forza di gravità per lo slancio.
La bicicletta, si presenta con un telaio molto robusto il manubrio è molto largo (780/800 millimetri) per poter avere un controllo più equilibrato, le sospensioni anteriori sono a doppia piastra di 200 millimetri, quelle posteriori di 240 millimetri; i freni devono essere a disco idraulici; i rapporti di trasmissione devono essere adatti a sostenere le velocità che vengono raggiunte in discesa.
La competizione più diffusa è una gara a cronometro individuale.
Il ciclo escursionismo (o all mountain) è l’uso ricreativo della mountain bike si pratica per lo più su sentieri di montagna usati per l’escursionismo: di difficoltà variabile; viene utilizzata una bicicletta biammortizzata (o full) e in questo caso, si preferisce tralasciare il peso del mezzo, infatti le bici, sono un po’ più pesanti rispetto a quelle che vengono utilizzate nel cross country.
Il mondo dell’enduro non è altro che il medesimo dell’all mountain; l’unica differenza è che le competizioni vengono disputate come se fosse una tappa del Giro d’Italia; non esiste un cronometraggio tuttavia ci sono dei tempi massimi che devono essere rispettati; e biciclette da enduro sono simili a quelle da all mountain, però orientate verso la disciplina del Downhill ma con sospensioni capaci di sopportare maggior stress.
Si tratta di una disciplina gravity che ripone l’attenzione sullo stile delle manovre aeree che vengono eseguite durante la competizione; si scende per un pendio naturale senza un percorso preciso e senza determinate regole; quindi si percorre il tracciato “inventandosi” delle traiettorie, cercando di tenere sempre il mezzo e la velocità sotto controllo.
La bici per il freeride si presentano con una forcella a piastra singola, il telaio è più piccolo, l’angolo di sterzo leggermente più verticale e passo più breve, il peso e la robustezza possono variare, a seconda dell’uso, nei casi più estremi vengono eseguiti salti di oltre 10 metri.
Lo slopestyle o freestyle è simile a discipline come la BMX o lo skateboard, le competizioni si svolgono su appositi percorsi che esaltano il funambolismo dei rider, non si controlla solo la velocità ma anche lo stile di guida; i percorsi vengono differenziati da rampe che permettono i cosiddetti “big air”, ovvero salti enormi che permettono durante la fase aerea di compiere evoluzioni particolari.
Il four – cross o mountain cross è un’altra disciplina gravity, si distingue dalle altre in quanto è una gara ad eliminazione tra quattro corridori: scendendo contemporaneamente sullo stesso percorso, affrontano salti di vario tipo, dura al massimo un minuto e la partenza avviene quando viene aperto un cancelletto a controllo elettronico; percorsi sono brevi tracciati artificiali con saliti ad ostacoli; in alcune caratteristiche, si avvicina alle gare di BMX.
La bicicletta utilizzata può essere sia una mtb front che una mtb full, molto agile e scattante per poter partire al meglio all’apertura del cancelletto.
La BMX Viene praticata sia in gare (BMX Racing) sia nel freestyle (o BMX Freestyle); viene inserito nel programma dei Giochi olimpici, dal 2008 per la specialità racing e dal 2020 anche per la specialità freestyle; il Trial, si tratta di gare ad ostacoli eseguite con biciclette con ruota di diametro minore 20” a volte però anche 26”; le competizioni BMX e le gare trial, sono le competizioni meno conosciute.