La bicicletta da corsa è un tipo di bicicletta, che è stata inventata per praticare il ciclismo agonistico su strade di utilizzo comune (tranne l’autostrada); fin da quando è nata, viene utilizzata per competizioni importanti come ad esempio il “Giro d’Italia” o il “Tour de France”
Si presenta con un telaio definito “A Diamante” costituito da otto tubi che disegnano due triangoli adiacenti, molto adatta per competizioni in linea o a tappe su distanze più o meno lunghe.
Nel design, fino agli anni ottanta, sono sempre state utilizzate tubazioni in acciaio di diametro pressoché standard; dalla fine degli anni ottanta ad oggi, ogni anno vengono eseguite alcune piccole variazioni nella geometria del telaio stesso.
La bicicletta da corsa, come tutti gli altri tipi di biciclette, si è evoluta in tutto e per tutto nelle componentistiche diventando dei veri e propri gioielli di tecnologia: di conseguenza, è molto apprezzata sia dai corridori sia da semplici appassionati.
Dall’inizio degli anni novanta, sono state fatte alcune variazioni, ad esempio sono stati introdotti occhielli, passacavi saldati, sostegno saldato per i manettini utili per il cambio, sostegno saldato per il deragliatore, la forcella è l’elemento del telaio frapposto tra ruota anteriore e telaio stesso, quindi il manubrio, può essere di diversi materiali: acciaio, alluminio, carbonio, titanio.
Il manubrio si presenta forma a “corna d’ariete”, ricurva all’indietro nella sua parte bassa per dare alla bicicletta maggiore stabilità.
Le ruote possono essere di vario tipo, per adattare il ciclista ad ogni tipo di competizione: anzi tutto è possibile che abbiano un numero di raggi variabile, dai 16 ai 36, può variare il profilo del cerchio: basso, medio o alto; il cerchione può essere di vari materiali: alluminio, carbonio a volte possono anche essere in magnesio.