L’immagine formata dall’obiettivo su una superficie posta in corrispondenza del piano focale, è di forma circolare, è chiamata circolo di illuminazione, cerchio d’immagine o cerchio di copertura: al suo interno si trova un altro circolo chiamato “buona definizione”, dove l’immagine può essere interpretata correttamente.

All’interno del circolo di “buona definizione”, viene posto il materiale atto a raccogliere l’immagine, il materiale, in genere, di forma quadrangolare, può essere un vetro smerigliato, una pellicola, una lastra fotografica, nonché un sensore elettronico, si presenta con una determinata dimensione e l’angolo di campo viene misurato considerando la sua diagonale con la focalizzazione posta all’infinito.

È l’angolo misurato al vertice di un triangolo isoscele posto sull’asse dal piano focale dell’obiettivo con alla base una dimensione dell’immagine formata sulla diagonale del materiale sensibile.

Varia quindi in funzione del formato del materiale sensibile e della lunghezza focale, è più ampio quando questa è corta e viceversa.

Se ci si sposta, dall’infinito, distanziando l’obiettivo, dal piano focale, l’angolo di campo diminuisce.